Cronologia del processo ai Templari

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24 Agosto Inizia l'inchiesta pontificia 14 Settembre. Filippo il Bello ordina
segretamente ai suoi siniscalchi di organizzare l'arresto dei
templari 13 Ottobre. Arrestati i templari
di Francia 14 Ottobre. Nogaret formula le accuse
contro i templari 16 Ottobre. Filippo il Bello scrive
a Giacomo II, Re d'Aragona, per informarlo dell'arresto dei templari 19 Ottobre. Hanno inizio a Parigi
i primi interrogatori 24 Ottobre. Primo interrogatorio
di Molay 25 Ottobre. Molay si difende dinanzi
ad esponenti dell'Università di Parigi 26 Ottobre. Filippo il Bello scrive
di nuovo a Giacomo per metterlo al corrente degli esiti degli
interrogatori 27 Ottobre. Scritto di Clemente V
a Filippo il Bello, in cui il pontefice notifica la propria riprovazione 9 Novembre. Viene interrogato Ugo
di Pairaud 22 Novembre. Pontificia bolla “Pastoralis
Praeminentiae” 24 Dicembre. Molay dinanzi ai legati
pontifici ritratta tutte le affermazioni fatte durante gli interrogatori
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Febbraio. Clemente V sospende dall'incarico
il grande Inquisitore Guglielmo Imbert. Filippo il Bello pone
sette quesiti ai membri della Facoltà di Teologia della
Sorbona 9-24 Marzo. Filippo convoca gli stati
generali 25 Marzo. Risposta della Facoltà
di Teologia della Sorbona ai sette quesiti del Re 5-15 Maggio. Gli stati generali si
riuniscono a Tours 26 Maggio. Filippo s'incontra a Poitiers
con Clemente V 29 Maggio. Prima allocuzione di Plaisians
dinanzi al concistoro pontificio 14 Giugno. Seconda allocuzione di
Plaisians 27 Giugno. Filippo consegna a Clemente
V 72 templari che deteneva 5 Luglio. Pontificia bolla Subit
assidue 12 Agosto. Pontificie bolle “Faciens
Misericordiam e Regnans in Coelis” 13 Agosto. Clemente V parte da Poitiers 17-20 Agosto. Due Cardinali interrogano
a Chinon i templari qui detenuti. Assoluzione dei Templari
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Marzo. Clemente V fissa la propria
residenza permanente ad Avignone. Ha inizio l'inchiesta vescovile
sui singoli cavalieri Templari 8 Agosto. La commissione pontificia
dà inizio al processo all'ordine 22 Novembre. Prime inchieste della
commissione pontificia 26 Novembre. Molay compare per la
prima volta dinanzi alla commissione 28 Novembre. Molay compare per la
seconda volta dinanzi alla commissione
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3 Febbraio. La commissione si riunisce
per la seconda seduta 2 Marzo. Molay compare per la terza
volta dinanzi alla commissione 14 Marzo. Ai templari vengono recitati
127 capi d'accusa. I cavalieri intendono difendersi 28 Marzo. I templari convengono in
gran numero nei giardini del palazzo vescovile di Parigi 4 Aprile. Pontificia bolla “Alma
Mater” 7 Aprile. Difesa dell'ordine da parte
dei 4 procuratori a ciò scelti dai cavalieri 12 Maggio. 54 templari vengono condannati
a morte e arsi vivi nelle vicinanze di Parigi 3 Novembre. La commissione pontificia
si riunisce per la terza seduta
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5 Giugno. La commissione pontificia
dichiara chiuse le proprie indagini 16 Ottobre. Si apre il concilio di
Vienne. Sette cavalieri templari difendono il loro ordine 20 Marzo. Filippo il Bello giunge
a Vienne 22 Marzo. Pontificia bolla Vox in
excelso 2 Maggio. Pontificia bolla Ad providam 6 Maggio Pontificia bolla Considerantes
dudum
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21 Marzo. I Gerosolimitani offrono
200.000 lire tornesi (una lira tornese equivaleva a g. 5 d'argento)
a Filippo il Bello per i beni dei Templari. Il sovrano porta la
somma richiesta a 1.000.000 di lire tornesi
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18 Marzo. Giacomo di Molay e Goffredo
di Charnay sono arsi vivi sull'isola della Senna davanti a Notre
Dame. Sul rogo, con un grido lacerante, il gran maestro dei templari
De Molay intima a Filippo il Bello e Clemente V, i suoi carnefici,
di seguirlo nell'oltretomba entro l'anno in corso. “Sul rogo Giacomo
de Molay ha maledetto il re di Francia, il papa e Guglielmo di
Nogaret. Le fonti più dirette non ne parlano. 20 Aprile. Muore Clemente V 29 Novembre. Muore Filippo il Bello
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L'idea che gli ultimi Capetingi, Filippo il Bello i suoi tre
figli e successori, siano stati maledetti, si diffuse a partire
da allora, anche se i Templari non hanno nulla a che vedervi.
Come si è giunti dunque ad attribuire a de Molay la
maledizione dei Capetingi? Stranamente, è nella storiografia Italiana che si trovano
i diversi elementi che lo spiegano.
Guglielmo Ventura nel suo Cronicon Astense dice che
Nogaret fu maledetto da un Templare che veniva condotto al rogo.
È Giovanni Villani a raccontare che la sera dell'esecuzione
di de Molay furono viste delle persone raccogliere le ceneri e
i resti del Gran Maestro, che esse conservarono piamente come
reliquie.
Ferreto de Ferretis, stabilitosi a Verona alle dipendenze di
Cangrande Della Scala, riprende il racconto di Ventura, lo trasforma
e lo puntualizza secondo la sua versione, è al papa che
si rivolge il Maestro dei Templari condannato a morte:
"Per il tuo ingiusto giudizio io mi appello al Dio vero
e vivente, tu comparirai tra un anno e un giorno con Filippo a
sua volta responsabile di tutto ciò, per rispondere alle
mie contestazioni e presentare la tua difesa".
Un altro italiano, Gìan Battista Fulgoso, ritorna sulla
vicenda, adottando in pratica la stessa formulazione, verso il
1400.
De Molay, sulla strada che lo porta al rogo, o addirittura
sul rogo stesso, mentre le fiamme stanno per avvolgerlo, pronuncia
un discorso e lancia una maledizione contro il re e il papa, del
resto è storia del XVI secolo.
A parlarne sono Bernard de Girard Du Haillan e Francois de
Belleforest nel suoi Grandes Annales, scritti nel 1579. La versione di quest'ultimo ha avuto la meglio.
Alain Demurger
Articolo tratto da "I Cavalieri di Cristo" Speciale
Templari - MEDIOEVO n.6 – DeAgostini Rizzoli Periodici
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