Il ruolo dei Cavalieri del Tempio nella leggenda del Graal
Traduzione italiana dell'articolo di Justin
Griffin "The Role of the Knights Templar in the Grail Legend":
Chi è interessato alle leggende cristiane, come quella
del Santo Graal o della Santa Sindone, non può non ritrovare
citati su innumerevoli saggi e libri storici una congregazione che
viene dal passato: i Cavalieri Templari. Durante le Crociate, i Templari
divennero un ordine molto potente non solo in Oriente, ma anche in
Europa Nonostante siano stati dispersi, accusati di eresia e torturati,
continuano ad essere ritenuti i più devoti cavalieri che presero
parte alle Crociate in Terra Santa. Essi vennero chiamati eretici
perché si riteneva adorassero una testa barbuta, identificata
con quella del diavolo Baphomet (Bafometto). In realtà la
testa poteva essere l'immagine di Cristo su una tela, e può
essere identificata con il Mandilion di Edessa, il Fazzoletto della
Veronica, o ancora con la Sindone di Torino
Una importante domanda sulle leggende del Graal è la seguente:
"Dove incomincia la sua storia?" Nonostante alcune fonti
sembrino indicare nella cultura celtica o orientale le radici della
letteratura graaliana, la versione classica della storia comincia
al tempo delle Crociate. Uno dei primi a parlare di Graal fu un monaco
francese chiamato Elinando, che nelle sue cronache compilate nel
1204 scrisse che il Graal era la coppa usata da Cristo durante l'Ultima
Cena. Il testo più conosciuto, intitolato "Perceval",
scritto dal chierico e poeta francese Chrétien de Troyes,
nacque circa nel 1135, mentre i crociati si trovavano ancora a Gerusalemme.
Egli scrisse con il patronato della Contessa Maria di Champagne,
figlia del Re Luigi VII ed Eleonora di Aquitania; ella viveva in
un regno dove grande importanza era data all'amor cortese e alla
cavalleria, molto più di quanto viene raccontato nei racconti
arturiani. Il Conte Enrico, marito di Maria, morì una settimana
dopo il suo ritorno dalla Terra Santa.
Un altro autore che scrisse sul Graal fu Wolfram von Eschenbach;
egli scrisse che Chrétien aveva ispirato la sua storia del
calice a ciò che aveva udito da un chierico chiamato Kyot,
probabilmente da identificarsi con Guyot de Provins, un affiliato
dei Templari.
"Secondo Wolfram, Kyot o Guyot de Provins sarebbe vissuto
a Gerusalemme, alla corte di Federico Barbarossa, ed era stato iniziato
ai misteri del Graal"*
In molti romanzi del Graal, compreso il "Parzival" di
Eschenbach, i cavalieri del Graal sono indentificati, direttamente
o indirettamente, con i Templari, i quali vestivano bianchi mantelli
e croci rosse. Eschenbach descrisse il Graal come una pietra sacra,
e ciò fece pensare alla Pietra Filosofale.
Non è una coincidenza che il potere dei Templari abbia
fatto guadagnato loro un posto preminente nella leggenda del Graal
e di altre reliquie.
"I Templari furono definiti guardiani del Graal anche nell'anonimo
romanzo "Perlesvaus", ma in questo caso essi erano descritti
come crociati contro l'Islam pagano. Il Graal era il calice del Sangue
di Cristo, non una pietra mistica; veniva definito anche "vas
Hermetis", vaso ermetico, e dunque di nuovo poteva esser identificato
con la Pietra Filosofale degli alchimisti, in grado di trasmutare
tutto ad una armonia spirituale. Nel "Perslevaus" c'è
scritto che tra Templari e la cavalleria musulmana non potrà
mai esserci pace né alcun compromesso. L'autore disse d'aver
basato la sua storia su un libro scritto in latino da un monaco di
Glastonbury; ma i molti riferimenti ad armi e a straregie militare,
e il lungo encomio che fa ai Cavalieri del Graal che proteggono il
loro sacro segreto con i loro mantelli rossocrociati, fa pensare
che lo scrittore abbia fatto parte dell'ordine Templare. Il Graal
fu descritto come il calice Eucaristico dell'Ultima cena, portato
in Britannia da Giuseppe d'Arimatea" *
Istintivamente si è portati a pensare che un gruppo ricco
e potente come quello Templare non abbia avuto difficoltà
ad ottenere un controllo della scrittura e della storia. E altre
reliquie sembrano suggerire l'idea che i Templari siano legati molto
strettamente alla leggenda del Graal. Per esaminare questa ipotesi,
è necessario comprendere l'importanza della città di
Costantinopoli, odierna Istanbul, conquistata dai Crociati.
"E' certo che Costantinopoli fu conquistata dai Crociati
perché, da sola, possedeva più reliquie del restante
mondo cristiano. Si sa che dalla città proveniva la Corona
di Spine di Gesù: corrompendo alcuni uomini, il Re Luigi IX
di Francia riuscì a sottrarla alla città di Venezia
e a portarla in Francia, presso la Sainte Chapelle. Anche se il tesoro
della basilica di San Marco fu distrutto nel 1231, la maggior parte
del tesoro fu risparmiata dalle fiamme." *
Questo non è difficile da credere. La storia indica che
nel passato molti sapevano dell'esistenza di reliquie come la Santa
Croce. In Scozia, i Templari di San Clairs, furono per anni i guardiani
delle sacre reliquie, tra cui si trovava un pezzo della Croce, una
pietra sacra e alcuni testi apocrifi che si diceva fossero nascosti
da qualche parte nella Cappella di Rosslyn (Rosslyn Chapel), costruita
dalla famiglia dei St.Clair.
"La Rosslyn Chapel può essere considerata il Terzo
Giorno della Creazione scolpito nella pietra. Si tratta della ricostruzione
del Tempio di Salomone decorato con lussurreggianti piante, foglie,
fiori. Si tratta anche della cappella costruita dai Templari per
nascondere il Graal, che giace nascosto nelle sue volte. Nella mia
ricerca per decifrare questo segreto ho dovuto cercare che cosa significasse
il Graal, prima di poter scoprire che si trovava a Rosslyn. Il suo
mito deriva certamente dal tempo delle Crociate." *
Un'importante connessione tra la Rosslyn Chapel e la leggenda
del Graal sembra consistere in una piccola pietra tombale, nascosta
in un oscuro angolo della Cappella.
"Sulla pietra tombale di Sir William de St. Clair a Rosslyn,
compare un calice in cui è inscritto una rosa-croce ottagonale
con un fiore nel centro che sta ad indicare il Sangue di Cristo.
Si tratta di una delle più antiche rappresentazioni del Sangue
di Cristo, che deriverebbe dalla scoperta di rivelazioni Gnostiche
contenute in segreti Vangeli ritrovati dai Templari e in seguito
trasmessi alla Confraternita della Rosa+Croce, che considerava il
cuore di Gesù come il tempio ove la vita del mondo veniva
generata, come la rosa e la coppa. Ciò suggerisce anche una
connessione tra i Templari e i Catari, prima della Crociata contro
gli Albigesi. I Catari erano anch'essi Gnostici, e furono molto influenzati
dal trovatore Courst che scrisse in lingua d'Oc, in particolare nell'epico
e cavalleresco "Roman de la Rose", e nel successivo romanzo
sul Graal. In questi scritti i Templari, avvolti nelle loro tuniche
rosso-crociate, sono i custodi del segreto della "rosa dentro
il calice". Il Graal sulla pietra tombale di St. Clair spiega
anche il motivo per cui attualmente esso venga custodito nel pilastro
dell'apprendista nella Rosslyn Chapel, un pilastro costruito proprio
per custodirlo. Se le reliquie Templari raggiunsero Rosslyn, potrebbero
esser state affidate ai St. Clairs per sicurezza. Gli odierni templari
di Scozia possiedono una coppa ingioiellata risalente al Medio Evo,
che potrebbe essere appartenuta al tesoro dei Templari. E come sono
esistiti i guardiani della Santa Croce, così i St. Clairs
potrebbero essersi sentiti investiti del compito di custodire il
Santo Graal nella loro cappella." *
Dunque, in che modo c'è legame tra i Templari e la Rosslyn
Chapel? Il mio punto di vista è questo. Se uno sospende per
un momento la propria incredulità e immagina che il Graal
possa effettivamente esistere, il mezzo tramite cui le leggende sono
giunte a noi deve aver coinvolto i Templari. La Rosslyn Chapel in
Lothian (Scozia), fu costruita dalla famiglia St. Claire e riporta
molti elementi architettonici che richiamano la geometria sacra dei
Templari, per esempio la croce di Malta ad otto punti (croix pattée).
Sotto la Rosslyn Chapel ci sono sepolti molti Cavalieri templari,
ed la cappella è piena di misteriose e simboliche sculture
che sembrano indicare dove si trovi il sempre cercato e mai rinvenuto
Tesoro dei Templari. All'interno del pilastro dell'apprendista, si
dice si trovi un calice metallico, che potrebbe essere il Graal.
Sebbene sembri inverosimile, Rosslyn fu il centro di una intensa
attività dei Templari, oltre che residenza di alcuni di essi.
La famiglia di St. Clair era guardiana di alcune sacre reliquie.
Se il Graal esistette, potrebbe essersi trovato lì. Ma non
ha importanza che cosa giaccia sotto o dentro la Rosslyn Chapel:
si tratta di un reliquiario innalzato verso Dio che richiama all'uomo
l'infinita ricerca, cominciata mille anni fa, del Santo Graal.
* Le citazioni sono tratte dal libro "The Sword and The Grail"
di Andrew Sinclair, che purtroppo non è ancora stato tradotto
in Italiano.
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I Sacri Cavalieri e il Sacro Graal
Traduzione italiana dell'articolo di Ed Schroeder "Holy Knights, Holy Grail": (estratto dal "The Calgary Herald"):
CACCIATORI DI TESORI RITROVANO IL SANTO GRAAL
HALIFAX,
CANADA - "C'è stato improvvisamente un rinnovato interesse per il
mistero di Oak Island, e sono sorte nuove teorie riguardanti il
leggendario tesoro che si troverebbe nell'antro dell'isola (il celebre money pit),
e che da due secoli è al centro degli studi di molti cacciatori di
tesori. Due nuovi libri riguardano proprio tale leggendario antro, e
uno dei due è davvero sorprendente: sostiene che a Oak Island si
troverebbe il tesoro perduto del Cavalieri Templari, che comprenderebbe
addirittura il Santo Graal.
William
Crooker, autore del nuovo libro su Oak Island, sposta l'attenzione
dalla Triton Alliance, la compagnia che possiede la terra intorno
all'antro, a Fred Nolan, un cacciatore di tesori che possiede la parte
centro-settentrionale dell'isola. Nolan avrebbe scoperto una grossa
pietra levigata dall'acqua e alcune rocce granitiche a forma di cono.
Collegando su una carta geografica le pietre, si ottiene il disegno di
una croce Cristiana lunga oltre 250 metri. La headstone (pietra
della testa), nome dato da Nolan alla pietra levigata, si trova
esattamente nel punto in cui le linee si incrociano. Secondo William
Crooker, gli investigatori riterrebbero che la forma della croce
richiami i Cavalieri Templari.
Esiste
effettivamente una teoria secondo cui Henry Sinclair, uno scozzese che
si pensa sia stato un membro dei Templari, avrebbe raggiunto Nova
Scotia nel 1398. Egli avrebbe costruito, o semplicemente occupato, un
castello a New Ross, località a 23 miglia dalla costa di Oak Island. La
sua missione potrebbe esser stata quella di occultare il tesoro dei
Templari o proteggerlo. I Templari, sorti nella Francia meridionale,
erano un ordine di monaci cavalieri che durante le Crociate furono in
grado di accumulare enormi somme di denaro.
Potenti
e sottomessi soltanto al Papa, i Templari divennero una minaccia per i
re Europei. Nel 1307, il re di Francia arrestò quasi tutti i Templari.
Alcuni fuggirono, trovando rifugio in Portogallo e Scozia. Si dice che
18 di loro portarono con sé il tesoro del Tempio, partendo dal porto
francese di La Rochelle e sparendo per sempre."
Così
comincia l'ultima saga del tesoro di Oak Island. Le vicende dei
Cavalieri Templari sono molto interessanri, e comprendono molti
racconti relativi a tesori. Attualmente il governo francese ha proibito
qualsiasi tipo di scavi intorno ai castelli Templari. Ancora oggi molti
cercano il tesoro perduto dei Templari. Non bisogna essere avventati,
dunque, ed abbandonare questa teoria senza prima averla studiata
accuratamente.
I
Cavalieri del Tempio di Gerusalemme, conosciuti come Cavalieri
Templari, nacquero nel 1118 e scomparvero improvvisamente nel 1307. Il
loro nome derivava dal Tempio in cui erano alloggiati in Terrasanta,
che si pensava fosse stato costruito sulle rovine del Tempio di Re
Salomone. Durante il Medioevo, migliaia di Cristiani si recavano in
pellegrinaggio ai Luoghi Santi ove Gesù era vissuto e morto. Molti di
questi pellegrini divennero vittime di banditi, e inoltre il controllo
dei territori orientali erano spesso oggetto di contesa tra Cristiani e
Musulmani.
Le
lotte per il controllo della Terrasanta presero il nome di Crociate.
Uomini della nobiltà europea presero le armi e partirono per il Medio
Oriente, in cerca di fama e fortuna. Dispute personali causarono molte
divisioni tra i Crociati. Un gruppo di cavalieri nobili si unirono e
decisero di dedicare l'intera vita al servisio della Terrasanta.
Presero, così, i tre voti monastici di povertà, castità ed obbedienza.
Invece di condurre una vita contemplativa di preghiera, i Pauperes commilitones Christi Templeque Salomonis,
Poveri cavalieri di Cristo e del Tempio di Salomone, i Cavalieri
Templari, scelsero la spada per difendere i pellegrini e la fede.
Quando un nobile voleva unirsi alla congregazione, doveva donare al
Tempio il proprio castello e ogni proprietà, che sarebbe stata spesa
per l'acquisto di cavalli, armi, armature e altre attrezzature
militari. I ranghi dei Cavalieri Templari si accrebbero molto
rapidamente. Altri nobili e monarchi, nonostante non aderissero alla
congregazione, donarono molto denaro e terre ai Cavalieri. Re Stefano
di Inghilterra offrì in dono il suo enorme palazzo di Cressing in
Essex.
Trattandosi
del periodo del Sacro Romano Impero, il papa Eugenio stabilì che i
Cavalieri - e soltanto loro - potessero indossare una speciale croce
rossa con braccia allargate, chiamata croce patente, croix pattée,
sulla parte sinistra dei bianchi mantelli, così che potessero essere
immediatamente riconosciuti dai Cristiani e dagli altri Templari sul
campo di battaglia. I cavalieri combatterono ardentemente in Medio
Oriente, ed acquistarono addirittura la stima degli avversari
Musulmani, per la loro strategia e il loro coraggio. Anche in Europa il
Templari goderono di molte entrate. Possedevano oltre 9000 castelli e
roccaforti in tutta Europa, tutti esenti da tasse. Ogni proprietà
veniva coltivata, e gli introiti erano utilizzati per rafforzare il
sistema bancario che avevano creato in tutto l'Occidente. La potenza
del Templari generò sospetti e gelosie su molti membri della nobiltà
europea. Ignobili calunnie incominciarono a circolare su di loro:
rituali segreti e patti con il demonio...
Re
Filippo IV di Francia fu uno dei responsabili di queste dicerie.
Temendo il potere Templare, si recò a Roma e riuscì a convincere il
papa Clemente V che i Cavalieri non erano affatto difensori sacri della
fede, ma distruttori di essa. Il papa ordinò a Filippo di arrestarli
tutti e di intraprendere una severa inquisizione. Quando gli uomini del
re giusnero ai castelli Templari, molti cavalieri non opposero
resistenza. Intanto, una grande forza navale che era ancorata al porto
di La Rochelle, era ormai partita. Coloro che furono arrestati furono
torturati e condannati per peccati gravissimi contro Dio. Jacques de
Molay, l'ultimo Gran Maestro dei Cavalieri Templari, fu bruciato sul
rogo di Parigi nel 1314.
Una poesia contemporantea pone una domanda che, ancora oggi, molti si fanno:
Where did all the Templars and their great wealth go?
The brethren, the Masters of the Temple, Who were well-stocked and ample With gold and silver and riches, Where are they? How have they done? They had such power once that none Dared take from them, none was so bold; Forever they bought and never sold...
"Dove
sono finiti i Templari e le loro enormi ricchezze? / I Confratelli, i
Maestri del Tempio / che erano così belli sazi e grassi / pieni d'oro,
argento e ricchezze / dove sono? Cos'hanno fatto? / Avevano un potere
così grande, una voltam che nessuno / avrebbe osato toglierglielo!
Nessuno era così pazzo! / Compravano sempre, e mai vendevano..."
Questa
domanda ha tormentato per secoli gli storici e i cacciatori di tesori.
Per centinaia di anni ci sono state voci, ipotesi e teorie riguardanti
i Cavalieri Templari: secondo alcune, essi non sarebbero stati affatto
difensori della fede, ma i guardiani del Santo Graal. Il Santo Graal si
dice sia la più sacra tra le reliquie religiose. Esistono diverse
leggende che lo riguardano, ma le due principali sostengono che il
Santo Graal sia la coppa o il calice utilizzato da Cristo durante
l'Ultima Cena, o un pezzo della croce su cui fu crocifisso. La versione
del calice, sostiene che San Giuseppe d'Arimatea avrebbe portato in
Inghilterra la coppa usata durante l'ultima cena, da lui riempita con
il sangue che era stillato dalle ferite di Gesù. Una versione gallese
della storia del Graal racconta che Giuseppe avrebbe portato in
Inghilterra il Graal e avrebbe rivelato le parole di Cristo, lasciando
a Glastonbury la reliquia. Qui, la coppa sarebbe stata ritrovata da Re
Artù e i Cavalieri della Tavola Rotonda. Si dice che il Graal assumesse
diverse forme, e Re Artù l'avrebbe visto nella sua quinta e finale
forma, ricevendo da esso la comunione da un eremita, che teneva in mano
una lancia sanguinante. Questa, conosciuta anche come lancia di Longino, aveva trafitto il costato di Gesù quando si trovava sulla croce, ed era stata
ritrovata ad Antiochia dai Crociati. Quest'ultima versione sostiene che
i Templari e la lancia si sarebbero trovati nello stesso luogo nel
medesimo momento.
La
leggenda è sopravvissuta con il passare dei secoli, e recenti
ritrovamenti archeologici provano che molti Cavalieri Templari si
insediarono in Scozia, dopo esser stati cacciati dalla Francia. Si dice
che potrebbero esser stati assoldati da Robert Bruce per sconfiggere le
armate inglesi del Re Edoardo. I Cavalieri erano in rapporto di stretta
amicizia con il principe Henry St. Clair, il terzo Lord di Roslin. Con
l'aiuto dei Templari, il principe scozzese costruì un castello, Roslin,
che significa "sangue di Gesù". Il castello esiste ancora oggi, e
contiene centinaia di simboli relativi a Templari e Sacro Graal,
impressi nelle sue volte e colonne, sui pavimenti e lastre tombali.
Andrew Sinclair, un diretto discendente di Henry St. Clair, ha svolto
moltissime ricerche sui suoi antenati, e sostiene che i St. Clair,
insieme ai Cavalieri Templari, avrebbero tentato di fondare una nuova
Gerusalemme nel Nuovo Mondo [il continente americano, N.d.T.],
approdando dapprima in Nova Scotia (New Scotland) e in seguito in New
England. E da qui nasce il mistero di Oak Island e del suo antro del
tesoro.
Il
mistero di Oak Island ebbe inizio nel 1795, allorché tre ragazzi
decisero di esplorare la verdeggiante isola. Trovarono una profonda
depressione sotto una grossa quercia [in inglese oak]. I ragazzi passarono l'intera estate a scavare sotto l'albero. Ritrovarono
un pozzo di 13 piedi di diametro, al cui interno erano fissate
piattaforme di legno a intervalli di dieci piedi. A 90 piedi, trovarono
una grossa lastra in pietra con iscrizioni geroglifiche che nessuno è
mai stato in grado di decifrare. Quando la lastra venne rimossa,
l'acqua del mare incominciò ad emergere dal fondo del pozzo, fino a 30
piedi di profondità. I tentativi di contenere il flusso d'acqua furono
inutili, perché l'acqua che veniva tolta era subito rimpiazzata
dall'acqua del mare. Per quasi duecento anni, i cacciatori di tesori
hanno provato a risolvere il mistero di ciò che divenne celebre con il
nome di "money pit", pozzo del tesoro, probabilmente non tanto
per il denaro che può esserci contenuto, quanto per quello che è stato
speso per raggiungere il suo fondo... Tutti i tentativi di raggiungere il fondo sono falliti. I cacciatori di tesori hanno provato a scavare pozzi adiacenti al money pit,
ma quando hanno provato ad unirsi con il pozzo principale, di nuovo
l'acqua è defluita nei pozzi laterali, rendendo inutili gli scavi
effettuati. Una cosa è certa: l'ingegnere che ha costruito il money pit ha lavorato molto bene, ed ha - finora - frustrato ogni tentativo di violare la camera che si trova sul fondo.
I
Cavalieri Templari erano celebri per le loro conoscenze
ingegneristiche. Forse sono loro i costruttori del pozzo di Oak Island?
Tra tutte le possibilità e teorie che sono state fatte sull'isola,
quella Templare potrebbe essere la risposta. Il pozzo di Oak Island
contiene il tesoro perduto dei Templari, insieme al Santo Graal? La
risposta a questa domanda verrà forse dopo il 1994, quando la Triton
Corporation incomincerà il suo assalto per risolvere il mistero di Oak
island.
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I Guardiani delle sacre reliquie di Steve Jackson
Le ricchezze dei Cavalieri Templari non consistevano soltanto
in denaro: essi erano ricchi anche di reliquie.
Le reliquie erano i resti di persone o cose descritte nel Nuovo
Testamento. Una reliquia molto popolare a quel tempo era il Legno
della Santa Croce - la croce su cui Gesù era stato crocifisso.
Un'altra era la Testa di Giovanni Battista, che era stato decapitato
dal re Erode.
Nel Medioevo la gente era molto attratta dalle reluiquie, che
diventavano oggetto di venerazione. Ma come si può immaginare,
circolavano anche molti falsi. Si trovavano in circolazione parecchie
teste di Giovanni Battista. E c'erano così tanti frammenti
di croce da fare non una, ma una foresta di croci!
I Templari possedevano la Corona di Spine, che era stata posta
sul capo di Gesù. Inoltre, avevano il corpo di Sant'Eufemia
di Calcedonia, martire che si pensava avesse poteri divini curativi.
Tra l'altro, possedevano la bacinella utilizzata da Gesù per
lavare i piedi degli apostoli durante l'Ultima Cena, e una vasta
gamma di altre reliquie. Il celebre scrittore Ian Wilson, nel suo
vendutissimo libro The Turin Shroud [La Sindone di Torino], sostiene
che essi avrebbero anche acquistato il sudario in cui Gesù
era stato avvolto nel sepolcro.
Ma la reliquia più importante era il Santo Graal stesso
- la coppa usata da Gesù durante l'Ultima Cena. Si dice che
essi l'avrebbero ritrovata sepolta sotto il vecchio Tempio di Salomone
a Gerusalemme. All'inizio del XIII secolo il poeta tedesco Wolfram
von Eschenbach visitò la Terrasanta, specialmente per saperne
di più sull'Ordine Templare. Era vero, disse: i Templari possedevano
realmente il Santo Graal. Questo fatto venne confermato più
tardi da Trevrizent, che dichiarò: "E' risaputo che molti
valorosi combattenti risiedono a Munsalvaesche con il Graal".
La verità pribabilmente rimarrà sempre un mistero,
poiché le attività dei Templari furono sempre condotte
in segreto. Qualsiasi membro dell'Ordine avesse rivelato ciò
che avveniva durante gli incontri dei Templari, veniva immediatamente
punito con la espulsione. Essi non potevano tenere copie delle statue
Templari e della regola dell'Ordine, nel caso in cui fossero caduti
in mano alle mani sbagliate. Questa raccomandazione era fatta semplicemente
per prevenire che informazioni belliche cadessero in mano nemica?
O essi stavano proteggendo qualche sinistro segreto? Molti studiosi
contemporanei optano per la seconda ipotesi.
Il tesoro dei Templari
Cos'accadde dei beni dei Cavalieri Templari quando, nel 1314,
l'ordine venne definitivamente distrutto da Filippo il Bello? Furono
tutti ridistribuiti tra altri Ordini cavallereschi e tra la nobiltà
francese, come tramanda la storia, o il grosso dei loro tesori si
salvò e giace tuttora nascosto da qualche parte? E, in questo
caso, dove?
La risposta la diede nel 1962 l'esoterista e storico Gérard
De Sède, nel volume Les Templiers sont parmi nous ("I
Templari tra noi"), divenuto rapidamente un best-seller e l'oggetto
di una controversia che non si è ancora spenta. Il tesoro
dell'Ordine del Tempio si troverebbe nel castello di Gisors, ed è
facilmente recuperabile; a seguito di un misterioso complotto, tuttavia,
le autorità hanno vietato di svolgervi scavi o ricerche di
qualunque genere.
Trenta cofani di metallo
Il castello di Gisors, nella valle dell'Epte, è un tipico
edificio templare a pianta rotonda; ne sono rimasti in piedi i muri
perimetrali e la torre. Già nel 1857 l' archeologo Gèdèon
Dubruil asseriva che, da esso, si diramavano vasti sotterranei, ma
solo dopo la Seconda Guerra Mondiale, dopo che un bombardamento nelle
vicinanze ebbe scoperchiato parte di un cimitero sotterraneo merovingio,
le sue affermazioni trovarono ufficialmente qualche credito.
A Dubruil, invece, credeva ciecamente Roger Lhomoy, appassionato
cercatore di tesori e giardiniere a Gisors dal 1929. Nascostamente,
fin dai primi tempi della sua presenza al castello, aveva iniziato
la sua ricerca personale, che non aveva interrotto nemmeno quando,
nel 1944, l'edificio venne occupato dai tedeschi.
Nel 1946 Lhomoy si presentò al consiglio municipale di
Gisors affermando di aver scoperto sotto il dongione della torre
una cappella sotterranea lunga trenta metri, larga nove, alta circa
quattro metri e cinquanta . Lungo le sue mura, sostenute da corvi
di pietra, si trovavano la statua di Cristo e dei dodici apostoli;
a terra c'erano diciannove sarcofagi di pietra lunghi due metri e
larghi sessanta centimetri; inoltre nella cripta erano custoditi
trenta cofani di metallo. Una simile descrizione avrebbe suscitato
l'interessamento di chiunque, ma dopo aver dato un'occhiata distratta
all'imboccatura della stretta galleria attraverso cui Lhomoy era
disceso nel sotterraneo, gli uomini del consiglio municipale se ne
andarono senza neppure aver provato a penetrarvi. Pur se trattato
come un mitomane, l'ostinato giardiniere non si diede per vinto,
e, nel 1952, riuscì di nuovo a convincere l'amministrazione
a permettergli di proseguire gli scavi. L'autorizzazione fu concessa,
ma solo dietro il versamento di una cauzione talmente alta che Lhomoy
fu costretto a rinunciare. Grazie ai buoni uffici di Gèrard
De Séde, il giardiniere riuscì a esporre il suo caso
in televisione, ma, nuovamente, i responsabili di Gisors rifiutarono
ogni autorizzazione, e, nel 1962, per ordine del Ministro della Cultura
André Malraux, apposero i sigilli al dongione, ove gli scavi
avrebbero dovuto aver luogo.
Nel 1964, dopo l'uscita di Les Templiers sont parmi nous , Lhomoy
ritentò il colpo; alcuni giornalisti discesero lungo il passaggio
e lo trovarono chiuso. Lhomoy spiegò che, dopo tutti quegli
anni, era necessario ripristinarlo, ma la sua richiesta non fu accolta.
Lo scavo fu ricoperto, e il caso definitivamente chiuso.
La cripta dimenticata
Lhomoy (morto in miseria nel 1974) aveva visto davvero la cripta,
o si era inventato tutta la faccenda? Per Jean Markale, autore di
Gisors et l'Enigme des Templiers , si trattava di un povero mentecatto
affetto da manie, e le autorità locali avevano agito correttamente
impedendo scavi che avrebbero inutilmente rischiato di compromettere
la struttura e la stabilità stessa del castello. Per Gèrard
De Séde, invece, il giardiniere era vittima di una cospirazione,
il cui obiettivo era quello di tener nascosto agli occhi del mondo
un oggetto preziosissimo e sacro: nella cripta di Gisors si sarebbe
trovato, infatti, anche il Sacro Graal.
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