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Il Santo Graal

Il ruolo dei Cavalieri del Tempio nella leggenda del Graal

Traduzione italiana dell'articolo di Justin Griffin "The Role of the Knights Templar in the Grail Legend":

Chi è interessato alle leggende cristiane, come quella del Santo Graal o della Santa Sindone, non può non ritrovare citati su innumerevoli saggi e libri storici una congregazione che viene dal passato: i Cavalieri Templari. Durante le Crociate, i Templari divennero un ordine molto potente non solo in Oriente, ma anche in Europa Nonostante siano stati dispersi, accusati di eresia e torturati, continuano ad essere ritenuti i più devoti cavalieri che presero parte alle Crociate in Terra Santa. Essi vennero chiamati eretici perché si riteneva adorassero una testa barbuta, identificata con quella del diavolo Baphomet (Bafometto). In realtà la testa poteva essere l'immagine di Cristo su una tela, e può essere identificata con il Mandilion di Edessa, il Fazzoletto della Veronica, o ancora con la Sindone di Torino

Una importante domanda sulle leggende del Graal è la seguente: "Dove incomincia la sua storia?" Nonostante alcune fonti sembrino indicare nella cultura celtica o orientale le radici della letteratura graaliana, la versione classica della storia comincia al tempo delle Crociate. Uno dei primi a parlare di Graal fu un monaco francese chiamato Elinando, che nelle sue cronache compilate nel 1204 scrisse che il Graal era la coppa usata da Cristo durante l'Ultima Cena. Il testo più conosciuto, intitolato "Perceval", scritto dal chierico e poeta francese Chrétien de Troyes, nacque circa nel 1135, mentre i crociati si trovavano ancora a Gerusalemme. Egli scrisse con il patronato della Contessa Maria di Champagne, figlia del Re Luigi VII ed Eleonora di Aquitania; ella viveva in un regno dove grande importanza era data all'amor cortese e alla cavalleria, molto più di quanto viene raccontato nei racconti arturiani. Il Conte Enrico, marito di Maria, morì una settimana dopo il suo ritorno dalla Terra Santa.

Un altro autore che scrisse sul Graal fu Wolfram von Eschenbach; egli scrisse che Chrétien aveva ispirato la sua storia del calice a ciò che aveva udito da un chierico chiamato Kyot, probabilmente da identificarsi con Guyot de Provins, un affiliato dei Templari.

"Secondo Wolfram, Kyot o Guyot de Provins sarebbe vissuto a Gerusalemme, alla corte di Federico Barbarossa, ed era stato iniziato ai misteri del Graal"*

In molti romanzi del Graal, compreso il "Parzival" di Eschenbach, i cavalieri del Graal sono indentificati, direttamente o indirettamente, con i Templari, i quali vestivano bianchi mantelli e croci rosse. Eschenbach descrisse il Graal come una pietra sacra, e ciò fece pensare alla Pietra Filosofale.

Non è una coincidenza che il potere dei Templari abbia fatto guadagnato loro un posto preminente nella leggenda del Graal e di altre reliquie.

"I Templari furono definiti guardiani del Graal anche nell'anonimo romanzo "Perlesvaus", ma in questo caso essi erano descritti come crociati contro l'Islam pagano. Il Graal era il calice del Sangue di Cristo, non una pietra mistica; veniva definito anche "vas Hermetis", vaso ermetico, e dunque di nuovo poteva esser identificato con la Pietra Filosofale degli alchimisti, in grado di trasmutare tutto ad una armonia spirituale. Nel "Perslevaus" c'è scritto che tra Templari e la cavalleria musulmana non potrà mai esserci pace né alcun compromesso. L'autore disse d'aver basato la sua storia su un libro scritto in latino da un monaco di Glastonbury; ma i molti riferimenti ad armi e a straregie militare, e il lungo encomio che fa ai Cavalieri del Graal che proteggono il loro sacro segreto con i loro mantelli rossocrociati, fa pensare che lo scrittore abbia fatto parte dell'ordine Templare. Il Graal fu descritto come il calice Eucaristico dell'Ultima cena, portato in Britannia da Giuseppe d'Arimatea" *

Istintivamente si è portati a pensare che un gruppo ricco e potente come quello Templare non abbia avuto difficoltà ad ottenere un controllo della scrittura e della storia. E altre reliquie sembrano suggerire l'idea che i Templari siano legati molto strettamente alla leggenda del Graal. Per esaminare questa ipotesi, è necessario comprendere l'importanza della città di Costantinopoli, odierna Istanbul, conquistata dai Crociati.

"E' certo che Costantinopoli fu conquistata dai Crociati perché, da sola, possedeva più reliquie del restante mondo cristiano. Si sa che dalla città proveniva la Corona di Spine di Gesù: corrompendo alcuni uomini, il Re Luigi IX di Francia riuscì a sottrarla alla città di Venezia e a portarla in Francia, presso la Sainte Chapelle. Anche se il tesoro della basilica di San Marco fu distrutto nel 1231, la maggior parte del tesoro fu risparmiata dalle fiamme." *

Questo non è difficile da credere. La storia indica che nel passato molti sapevano dell'esistenza di reliquie come la Santa Croce. In Scozia, i Templari di San Clairs, furono per anni i guardiani delle sacre reliquie, tra cui si trovava un pezzo della Croce, una pietra sacra e alcuni testi apocrifi che si diceva fossero nascosti da qualche parte nella Cappella di Rosslyn (Rosslyn Chapel), costruita dalla famiglia dei St.Clair.

"La Rosslyn Chapel può essere considerata il Terzo Giorno della Creazione scolpito nella pietra. Si tratta della ricostruzione del Tempio di Salomone decorato con lussurreggianti piante, foglie, fiori. Si tratta anche della cappella costruita dai Templari per nascondere il Graal, che giace nascosto nelle sue volte. Nella mia ricerca per decifrare questo segreto ho dovuto cercare che cosa significasse il Graal, prima di poter scoprire che si trovava a Rosslyn. Il suo mito deriva certamente dal tempo delle Crociate." *

Un'importante connessione tra la Rosslyn Chapel e la leggenda del Graal sembra consistere in una piccola pietra tombale, nascosta in un oscuro angolo della Cappella.

"Sulla pietra tombale di Sir William de St. Clair a Rosslyn, compare un calice in cui è inscritto una rosa-croce ottagonale con un fiore nel centro che sta ad indicare il Sangue di Cristo. Si tratta di una delle più antiche rappresentazioni del Sangue di Cristo, che deriverebbe dalla scoperta di rivelazioni Gnostiche contenute in segreti Vangeli ritrovati dai Templari e in seguito trasmessi alla Confraternita della Rosa+Croce, che considerava il cuore di Gesù come il tempio ove la vita del mondo veniva generata, come la rosa e la coppa. Ciò suggerisce anche una connessione tra i Templari e i Catari, prima della Crociata contro gli Albigesi. I Catari erano anch'essi Gnostici, e furono molto influenzati dal trovatore Courst che scrisse in lingua d'Oc, in particolare nell'epico e cavalleresco "Roman de la Rose", e nel successivo romanzo sul Graal. In questi scritti i Templari, avvolti nelle loro tuniche rosso-crociate, sono i custodi del segreto della "rosa dentro il calice". Il Graal sulla pietra tombale di St. Clair spiega anche il motivo per cui attualmente esso venga custodito nel pilastro dell'apprendista nella Rosslyn Chapel, un pilastro costruito proprio per custodirlo. Se le reliquie Templari raggiunsero Rosslyn, potrebbero esser state affidate ai St. Clairs per sicurezza. Gli odierni templari di Scozia possiedono una coppa ingioiellata risalente al Medio Evo, che potrebbe essere appartenuta al tesoro dei Templari. E come sono esistiti i guardiani della Santa Croce, così i St. Clairs potrebbero essersi sentiti investiti del compito di custodire il Santo Graal nella loro cappella." *

Dunque, in che modo c'è legame tra i Templari e la Rosslyn Chapel? Il mio punto di vista è questo. Se uno sospende per un momento la propria incredulità e immagina che il Graal possa effettivamente esistere, il mezzo tramite cui le leggende sono giunte a noi deve aver coinvolto i Templari. La Rosslyn Chapel in Lothian (Scozia), fu costruita dalla famiglia St. Claire e riporta molti elementi architettonici che richiamano la geometria sacra dei Templari, per esempio la croce di Malta ad otto punti (croix pattée). Sotto la Rosslyn Chapel ci sono sepolti molti Cavalieri templari, ed la cappella è piena di misteriose e simboliche sculture che sembrano indicare dove si trovi il sempre cercato e mai rinvenuto Tesoro dei Templari. All'interno del pilastro dell'apprendista, si dice si trovi un calice metallico, che potrebbe essere il Graal. Sebbene sembri inverosimile, Rosslyn fu il centro di una intensa attività dei Templari, oltre che residenza di alcuni di essi. La famiglia di St. Clair era guardiana di alcune sacre reliquie. Se il Graal esistette, potrebbe essersi trovato lì. Ma non ha importanza che cosa giaccia sotto o dentro la Rosslyn Chapel: si tratta di un reliquiario innalzato verso Dio che richiama all'uomo l'infinita ricerca, cominciata mille anni fa, del Santo Graal.

* Le citazioni sono tratte dal libro "The Sword and The Grail" di Andrew Sinclair, che purtroppo non è ancora stato tradotto in Italiano.

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I Sacri Cavalieri e il Sacro Graal

Traduzione italiana dell'articolo di Ed Schroeder "Holy Knights, Holy Grail":
(estratto dal "The Calgary Herald"):

CACCIATORI DI TESORI RITROVANO IL SANTO GRAAL

HALIFAX, CANADA - "C'è stato improvvisamente un rinnovato interesse per il mistero di Oak Island, e sono sorte nuove teorie riguardanti il leggendario tesoro che si troverebbe nell'antro dell'isola (il celebre money pit), e che da due secoli è al centro degli studi di molti cacciatori di tesori. Due nuovi libri riguardano proprio tale leggendario antro, e uno dei due è davvero sorprendente: sostiene che a Oak Island si troverebbe il tesoro perduto del Cavalieri Templari, che comprenderebbe addirittura il Santo Graal.

William Crooker, autore del nuovo libro su Oak Island, sposta l'attenzione dalla Triton Alliance, la compagnia che possiede la terra intorno all'antro, a Fred Nolan, un cacciatore di tesori che possiede la parte centro-settentrionale dell'isola. Nolan avrebbe scoperto una grossa pietra levigata dall'acqua e alcune rocce granitiche a forma di cono. Collegando su una carta geografica le pietre, si ottiene il disegno di una croce Cristiana lunga oltre 250 metri. La headstone (pietra della testa), nome dato da Nolan alla pietra levigata, si trova esattamente nel punto in cui le linee si incrociano. Secondo William Crooker, gli investigatori riterrebbero che la forma della croce richiami i Cavalieri Templari.

Esiste effettivamente una teoria secondo cui Henry Sinclair, uno scozzese che si pensa sia stato un membro dei Templari, avrebbe raggiunto Nova Scotia nel 1398. Egli avrebbe costruito, o semplicemente occupato, un castello a New Ross, località a 23 miglia dalla costa di Oak Island. La sua missione potrebbe esser stata quella di occultare il tesoro dei Templari o proteggerlo. I Templari, sorti nella Francia meridionale, erano un ordine di monaci cavalieri che durante le Crociate furono in grado di accumulare enormi somme di denaro.

Potenti e sottomessi soltanto al Papa, i Templari divennero una minaccia per i re Europei. Nel 1307, il re di Francia arrestò quasi tutti i Templari. Alcuni fuggirono, trovando rifugio in Portogallo e Scozia. Si dice che 18 di loro portarono con sé il tesoro del Tempio, partendo dal porto francese di La Rochelle e sparendo per sempre."

Così comincia l'ultima saga del tesoro di Oak Island. Le vicende dei Cavalieri Templari sono molto interessanri, e comprendono molti racconti relativi a tesori. Attualmente il governo francese ha proibito qualsiasi tipo di scavi intorno ai castelli Templari. Ancora oggi molti cercano il tesoro perduto dei Templari. Non bisogna essere avventati, dunque, ed abbandonare questa teoria senza prima averla studiata accuratamente.

I Cavalieri del Tempio di Gerusalemme, conosciuti come Cavalieri Templari, nacquero nel 1118 e scomparvero improvvisamente nel 1307. Il loro nome derivava dal Tempio in cui erano alloggiati in Terrasanta, che si pensava fosse stato costruito sulle rovine del Tempio di Re Salomone. Durante il Medioevo, migliaia di Cristiani si recavano in pellegrinaggio ai Luoghi Santi ove Gesù era vissuto e morto. Molti di questi pellegrini divennero vittime di banditi, e inoltre il controllo dei territori orientali erano spesso oggetto di contesa tra Cristiani e Musulmani.

Le lotte per il controllo della Terrasanta presero il nome di Crociate. Uomini della nobiltà europea presero le armi e partirono per il Medio Oriente, in cerca di fama e fortuna. Dispute personali causarono molte divisioni tra i Crociati. Un gruppo di cavalieri nobili si unirono e decisero di dedicare l'intera vita al servisio della Terrasanta. Presero, così, i tre voti monastici di povertà, castità ed obbedienza. Invece di condurre una vita contemplativa di preghiera, i Pauperes commilitones Christi Templeque Salomonis, Poveri cavalieri di Cristo e del Tempio di Salomone, i Cavalieri Templari, scelsero la spada per difendere i pellegrini e la fede. Quando un nobile voleva unirsi alla congregazione, doveva donare al Tempio il proprio castello e ogni proprietà, che sarebbe stata spesa per l'acquisto di cavalli, armi, armature e altre attrezzature militari. I ranghi dei Cavalieri Templari si accrebbero molto rapidamente. Altri nobili e monarchi, nonostante non aderissero alla congregazione, donarono molto denaro e terre ai Cavalieri. Re Stefano di Inghilterra offrì in dono il suo enorme palazzo di Cressing in Essex.

Trattandosi del periodo del Sacro Romano Impero, il papa Eugenio stabilì che i Cavalieri - e soltanto loro - potessero indossare una speciale croce rossa con braccia allargate, chiamata croce patente, croix pattée, sulla parte sinistra dei bianchi mantelli, così che potessero essere immediatamente riconosciuti dai Cristiani e dagli altri Templari sul campo di battaglia. I cavalieri combatterono ardentemente in Medio Oriente, ed acquistarono addirittura la stima degli avversari Musulmani, per la loro strategia e il loro coraggio. Anche in Europa il Templari goderono di molte entrate. Possedevano oltre 9000 castelli e roccaforti in tutta Europa, tutti esenti da tasse. Ogni proprietà veniva coltivata, e gli introiti erano utilizzati per rafforzare il sistema bancario che avevano creato in tutto l'Occidente. La potenza del Templari generò sospetti e gelosie su molti membri della nobiltà europea. Ignobili calunnie incominciarono a circolare su di loro: rituali segreti e patti con il demonio...

Re Filippo IV di Francia fu uno dei responsabili di queste dicerie. Temendo il potere Templare, si recò a Roma e riuscì a convincere il papa Clemente V che i Cavalieri non erano affatto difensori sacri della fede, ma distruttori di essa. Il papa ordinò a Filippo di arrestarli tutti e di intraprendere una severa inquisizione. Quando gli uomini del re giusnero ai castelli Templari, molti cavalieri non opposero resistenza. Intanto, una grande forza navale che era ancorata al porto di La Rochelle, era ormai partita. Coloro che furono arrestati furono torturati e condannati per peccati gravissimi contro Dio. Jacques de Molay, l'ultimo Gran Maestro dei Cavalieri Templari, fu bruciato sul rogo di Parigi nel 1314.

Una poesia contemporantea pone una domanda che, ancora oggi, molti si fanno:

Where did all the Templars and their great wealth go?

The brethren, the Masters of the Temple,
Who were well-stocked and ample
With gold and silver and riches,
Where are they? How have they done?
They had such power once that none
Dared take from them, none was so bold;
Forever they bought and never sold...

"Dove sono finiti i Templari e le loro enormi ricchezze? / I Confratelli, i Maestri del Tempio / che erano così belli sazi e grassi / pieni d'oro, argento e ricchezze / dove sono? Cos'hanno fatto? / Avevano un potere così grande, una voltam che nessuno / avrebbe osato toglierglielo! Nessuno era così pazzo! / Compravano sempre, e mai vendevano..."

Questa domanda ha tormentato per secoli gli storici e i cacciatori di tesori. Per centinaia di anni ci sono state voci, ipotesi e teorie riguardanti i Cavalieri Templari: secondo alcune, essi non sarebbero stati affatto difensori della fede, ma i guardiani del Santo Graal. Il Santo Graal si dice sia la più sacra tra le reliquie religiose. Esistono diverse leggende che lo riguardano, ma le due principali sostengono che il Santo Graal sia la coppa o il calice utilizzato da Cristo durante l'Ultima Cena, o un pezzo della croce su cui fu crocifisso. La versione del calice, sostiene che San Giuseppe d'Arimatea avrebbe portato in Inghilterra la coppa usata durante l'ultima cena, da lui riempita con il sangue che era stillato dalle ferite di Gesù. Una versione gallese della storia del Graal racconta che Giuseppe avrebbe portato in Inghilterra il Graal e avrebbe rivelato le parole di Cristo, lasciando a Glastonbury la reliquia. Qui, la coppa sarebbe stata ritrovata da Re Artù e i Cavalieri della Tavola Rotonda. Si dice che il Graal assumesse diverse forme, e Re Artù l'avrebbe visto nella sua quinta e finale forma, ricevendo da esso la comunione da un eremita, che teneva in mano una lancia sanguinante. Questa, conosciuta anche come lancia di Longino, aveva trafitto il costato di Gesù quando si trovava sulla croce, ed era stata ritrovata ad Antiochia dai Crociati. Quest'ultima versione sostiene che i Templari e la lancia si sarebbero trovati nello stesso luogo nel medesimo momento.

La leggenda è sopravvissuta con il passare dei secoli, e recenti ritrovamenti archeologici provano che molti Cavalieri Templari si insediarono in Scozia, dopo esser stati cacciati dalla Francia. Si dice che potrebbero esser stati assoldati da Robert Bruce per sconfiggere le armate inglesi del Re Edoardo. I Cavalieri erano in rapporto di stretta amicizia con il principe Henry St. Clair, il terzo Lord di Roslin. Con l'aiuto dei Templari, il principe scozzese costruì un castello, Roslin, che significa "sangue di Gesù". Il castello esiste ancora oggi, e contiene centinaia di simboli relativi a Templari e Sacro Graal, impressi nelle sue volte e colonne, sui pavimenti e lastre tombali. Andrew Sinclair, un diretto discendente di Henry St. Clair, ha svolto moltissime ricerche sui suoi antenati, e sostiene che i St. Clair, insieme ai Cavalieri Templari, avrebbero tentato di fondare una nuova Gerusalemme nel Nuovo Mondo [il continente americano, N.d.T.], approdando dapprima in Nova Scotia (New Scotland) e in seguito in New England. E da qui nasce il mistero di Oak Island e del suo antro del tesoro.

Il mistero di Oak Island ebbe inizio nel 1795, allorché tre ragazzi decisero di esplorare la verdeggiante isola. Trovarono una profonda depressione sotto una grossa quercia [in inglese oak]. I ragazzi passarono l'intera estate a scavare sotto l'albero.
Ritrovarono un pozzo di 13 piedi di diametro, al cui interno erano fissate piattaforme di legno a intervalli di dieci piedi. A 90 piedi, trovarono una grossa lastra in pietra con iscrizioni geroglifiche che nessuno è mai stato in grado di decifrare. Quando la lastra venne rimossa, l'acqua del mare incominciò ad emergere dal fondo del pozzo, fino a 30 piedi di profondità. I tentativi di contenere il flusso d'acqua furono inutili, perché l'acqua che veniva tolta era subito rimpiazzata dall'acqua del mare. Per quasi duecento anni, i cacciatori di tesori hanno provato a risolvere il mistero di ciò che divenne celebre con il nome di "money pit", pozzo del tesoro, probabilmente non tanto per il denaro che può esserci contenuto, quanto per quello che è stato speso per raggiungere il suo fondo...
Tutti i tentativi di raggiungere il fondo sono falliti. I cacciatori di tesori hanno provato a scavare pozzi adiacenti al money pit, ma quando hanno provato ad unirsi con il pozzo principale, di nuovo l'acqua è defluita nei pozzi laterali, rendendo inutili gli scavi effettuati. Una cosa è certa: l'ingegnere che ha costruito il money pit ha lavorato molto bene, ed ha - finora - frustrato ogni tentativo di violare la camera che si trova sul fondo.

I Cavalieri Templari erano celebri per le loro conoscenze ingegneristiche. Forse sono loro i costruttori del pozzo di Oak Island? Tra tutte le possibilità e teorie che sono state fatte sull'isola, quella Templare potrebbe essere la risposta. Il pozzo di Oak Island contiene il tesoro perduto dei Templari, insieme al Santo Graal? La risposta a questa domanda verrà forse dopo il 1994, quando la Triton Corporation incomincerà il suo assalto per risolvere il mistero di Oak island.

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I Guardiani delle sacre reliquie
di Steve Jackson

Le ricchezze dei Cavalieri Templari non consistevano soltanto in denaro: essi erano ricchi anche di reliquie.

Le reliquie erano i resti di persone o cose descritte nel Nuovo Testamento. Una reliquia molto popolare a quel tempo era il Legno della Santa Croce - la croce su cui Gesù era stato crocifisso. Un'altra era la Testa di Giovanni Battista, che era stato decapitato dal re Erode.

Nel Medioevo la gente era molto attratta dalle reluiquie, che diventavano oggetto di venerazione. Ma come si può immaginare, circolavano anche molti falsi. Si trovavano in circolazione parecchie teste di Giovanni Battista. E c'erano così tanti frammenti di croce da fare non una, ma una foresta di croci!

I Templari possedevano la Corona di Spine, che era stata posta sul capo di Gesù. Inoltre, avevano il corpo di Sant'Eufemia di Calcedonia, martire che si pensava avesse poteri divini curativi. Tra l'altro, possedevano la bacinella utilizzata da Gesù per lavare i piedi degli apostoli durante l'Ultima Cena, e una vasta gamma di altre reliquie. Il celebre scrittore Ian Wilson, nel suo vendutissimo libro The Turin Shroud [La Sindone di Torino], sostiene che essi avrebbero anche acquistato il sudario in cui Gesù era stato avvolto nel sepolcro.

Ma la reliquia più importante era il Santo Graal stesso - la coppa usata da Gesù durante l'Ultima Cena. Si dice che essi l'avrebbero ritrovata sepolta sotto il vecchio Tempio di Salomone a Gerusalemme. All'inizio del XIII secolo il poeta tedesco Wolfram von Eschenbach visitò la Terrasanta, specialmente per saperne di più sull'Ordine Templare. Era vero, disse: i Templari possedevano realmente il Santo Graal. Questo fatto venne confermato più tardi da Trevrizent, che dichiarò: "E' risaputo che molti valorosi combattenti risiedono a Munsalvaesche con il Graal".

La verità pribabilmente rimarrà sempre un mistero, poiché le attività dei Templari furono sempre condotte in segreto. Qualsiasi membro dell'Ordine avesse rivelato ciò che avveniva durante gli incontri dei Templari, veniva immediatamente punito con la espulsione. Essi non potevano tenere copie delle statue Templari e della regola dell'Ordine, nel caso in cui fossero caduti in mano alle mani sbagliate. Questa raccomandazione era fatta semplicemente per prevenire che informazioni belliche cadessero in mano nemica? O essi stavano proteggendo qualche sinistro segreto? Molti studiosi contemporanei optano per la seconda ipotesi.

Il tesoro dei Templari

Cos'accadde dei beni dei Cavalieri Templari quando, nel 1314, l'ordine venne definitivamente distrutto da Filippo il Bello? Furono tutti ridistribuiti tra altri Ordini cavallereschi e tra la nobiltà francese, come tramanda la storia, o il grosso dei loro tesori si salvò e giace tuttora nascosto da qualche parte? E, in questo caso, dove?

La risposta la diede nel 1962 l'esoterista e storico Gérard De Sède, nel volume Les Templiers sont parmi nous ("I Templari tra noi"), divenuto rapidamente un best-seller e l'oggetto di una controversia che non si è ancora spenta. Il tesoro dell'Ordine del Tempio si troverebbe nel castello di Gisors, ed è facilmente recuperabile; a seguito di un misterioso complotto, tuttavia, le autorità hanno vietato di svolgervi scavi o ricerche di qualunque genere.

Trenta cofani di metallo

Il castello di Gisors, nella valle dell'Epte, è un tipico edificio templare a pianta rotonda; ne sono rimasti in piedi i muri perimetrali e la torre. Già nel 1857 l' archeologo Gèdèon Dubruil asseriva che, da esso, si diramavano vasti sotterranei, ma solo dopo la Seconda Guerra Mondiale, dopo che un bombardamento nelle vicinanze ebbe scoperchiato parte di un cimitero sotterraneo merovingio, le sue affermazioni trovarono ufficialmente qualche credito.

A Dubruil, invece, credeva ciecamente Roger Lhomoy, appassionato cercatore di tesori e giardiniere a Gisors dal 1929. Nascostamente, fin dai primi tempi della sua presenza al castello, aveva iniziato la sua ricerca personale, che non aveva interrotto nemmeno quando, nel 1944, l'edificio venne occupato dai tedeschi.

Nel 1946 Lhomoy si presentò al consiglio municipale di Gisors affermando di aver scoperto sotto il dongione della torre una cappella sotterranea lunga trenta metri, larga nove, alta circa quattro metri e cinquanta . Lungo le sue mura, sostenute da corvi di pietra, si trovavano la statua di Cristo e dei dodici apostoli; a terra c'erano diciannove sarcofagi di pietra lunghi due metri e larghi sessanta centimetri; inoltre nella cripta erano custoditi trenta cofani di metallo. Una simile descrizione avrebbe suscitato l'interessamento di chiunque, ma dopo aver dato un'occhiata distratta all'imboccatura della stretta galleria attraverso cui Lhomoy era disceso nel sotterraneo, gli uomini del consiglio municipale se ne andarono senza neppure aver provato a penetrarvi. Pur se trattato come un mitomane, l'ostinato giardiniere non si diede per vinto, e, nel 1952, riuscì di nuovo a convincere l'amministrazione a permettergli di proseguire gli scavi. L'autorizzazione fu concessa, ma solo dietro il versamento di una cauzione talmente alta che Lhomoy fu costretto a rinunciare. Grazie ai buoni uffici di Gèrard De Séde, il giardiniere riuscì a esporre il suo caso in televisione, ma, nuovamente, i responsabili di Gisors rifiutarono ogni autorizzazione, e, nel 1962, per ordine del Ministro della Cultura André Malraux, apposero i sigilli al dongione, ove gli scavi avrebbero dovuto aver luogo.

Nel 1964, dopo l'uscita di Les Templiers sont parmi nous , Lhomoy ritentò il colpo; alcuni giornalisti discesero lungo il passaggio e lo trovarono chiuso. Lhomoy spiegò che, dopo tutti quegli anni, era necessario ripristinarlo, ma la sua richiesta non fu accolta. Lo scavo fu ricoperto, e il caso definitivamente chiuso.

La cripta dimenticata

Lhomoy (morto in miseria nel 1974) aveva visto davvero la cripta, o si era inventato tutta la faccenda? Per Jean Markale, autore di Gisors et l'Enigme des Templiers , si trattava di un povero mentecatto affetto da manie, e le autorità locali avevano agito correttamente impedendo scavi che avrebbero inutilmente rischiato di compromettere la struttura e la stabilità stessa del castello. Per Gèrard De Séde, invece, il giardiniere era vittima di una cospirazione, il cui obiettivo era quello di tener nascosto agli occhi del mondo un oggetto preziosissimo e sacro: nella cripta di Gisors si sarebbe trovato, infatti, anche il Sacro Graal.

 

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