State costruendo case di sabbia... Ve ne siete accorti, o avete
perso la vista? Quando il vento si alza, trovate un riparo, altrimenti
rischiate di scomparire nei vostri orizzonti senza realtà.
Gesù, prima d'esser incomprensibile, insegnò ad
amare. Se le parole non vengono capite, almeno, il linguaggio dell'amore
è per tutti. Con l'amore gli apostoli conobbero Gesù,
non con la meditazione riflessa.

Il ruolo militare dell'Ordine
I Templari, tra i crociati, si distinsero per il loro spirito combattivo
e l'incredibile determinazione in battaglia.
La disciplina alla quale erano sottoposti era durissima. Il volere
del singolo Cavaliere veniva del tutto annientato, a favore della volontà
del gruppo e della causa Crociata.
Una frase di San Bernardo rispecchia fedelmente lo spirito Templare:
«Essi non chiedono quanti siano i nemici, ma in che direzione
si debba andare alla carica».
I "diavoli rossi", erano talmente temuti che venivano uccisi
non appena fatti prigionieri. Ecco come lo stesso Saladino parla dei
Templari: «Voglio purgare la Terra da questi guerrieri immondi
che non rinunciano mai alla loro ostilità, non rinnegano mai
la loro fede e non saranno mai utili come schiavi».
Saladino sembrava dimenticare la sua proverbiale magnanimità
di fronte ai monaci-guerrieri.
Rivendicavano con orgoglio il privilegio della prima linea, pagando
spesso con il sangue questo onore. Furono gli ultimi a lasciare la Terrasanta
e nell'assedio di Acri non si arresero mai, anche quando la difesa della
fortezza era palesemente senza speranza, i Cavalieri combatterono fino
alla morte. In due secoli i lasciarono sul terreno dei Regni Cristiani
d'oriente oltre 12.000 cavalieri.
L'unità militare base della cavalleria Templare era la lancia,
o concroi, formata da 20 o 30 Cavalieri, comandata da un Commendatario.
La prima fila era composta dai Cavalieri, dietro di essi i sergenti
a cavallo disposti su due file seguiti dagli scudieri. Il Commendatario
era riconoscibile dal baussant, utilizzato per guidare i Cavalieri a
lui affidati anche verso obiettivi diversi da quelli del resto della
formazione.
Le milizie saracene avevano ben conosciuto, a loro spese, la forza
dirompente di una carica di cavalleria pesante. Per questo utilizzavano
ampiamente la tecnica della guerriglia: attacchi alle avanguardie e
alle retroguardie dell'esercito crociato, imboscate e veloci incursioni
con arcieri a cavallo. Tecnica di combattimento disonorevole agli occhi
della cavalleria cristiana.
I Templari furono molto utili perché ottimi conoscitori dei
luoghi, permettendo di evitare regioni adatte alle imboscate. Alcuni
studiosi affermano che i Templari furono tra i primi ad utilizzare le
milizie indigene, per lo più arcieri a cavallo, utilizzati per
tenere lontano la cavalleria leggera araba, punto di forza della guerriglia
musulmana.
Alcune date e luoghi sono da considerarsi pietre miliari nella storia
militare dell'Ordine:
la presa
di Ascalona (1153);
la difesa
di Gaza (1171);
la Battaglia
di Hattin (o di Tiberiade) (1187);
la vittoria
di Arsuf, sul Saladino (1191);
il sacrificio
di Damietta (1219);
la gloria
di El-Mansourah (1250);
il martirio
di Sephet (1262);
l'eroismo
di Acri (1291).
In Oriente, gli esordi "militari" del Tempio furono improntati
alla protezione delle strade che conducono a Gerusalemme. I particolare
lungo la strada che collega Gerusalemme con Gerico, i Templari organizzarono
regolari pattugliamenti al fine di proteggere i pellegrini in visita
al Giordano.
Benché fu creato per la difesa della Terrasanta, l'impegno
del Tempio si ebbe anche nella penisola iberica, dove la regina Teresa
del Portogallo ne chiese l'aiuto per contrastare l'avanzata islamica
a sud del paese. Per questo motivo, nel 1128, la regina Teresa offrì
all'Ordine i castelli di Soure, Ega, Radin e Coimbra. In Spagna partecipò
alla reconquista, ricevendo, nel 1143, importanti donazioni come il
castello Monzon e Belchite.
Il
nostro Ordine
I Templari
La Cavalleria
Biblioteca
Alleanze
Bacheca 
|