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ARTICOLI  SCRITTI DAI CAVALIERI

  * Un'esperienza appagante
  * Marchese di Roccamandolfi ci scrive

    Un'esperienza appagante

 Trenta anni fui protagonista di una esperienza a dir poco fantastica, ricordo quel fatto come fosse oggi e come mi ha segnato successivamente la vita: avvenne una cosa “tremenda”. Nella mia città sarebbe venuta di li a qualche giorno una Suora in visita ed avrebbe voluto incontrare anche i giovani.

Tutti andarono in fibrillazione, tranne me, cosa volete che sia una suora che viene a farci visita dissi: “sarà pure famosa, ma alla fine è pur sempre una Suora” , ma ero curioso e quindi anch'io partecipai alla manifestazione che si svolse presso il vecchio stadio di Bari.

La manifestazione si svolse in maniera perfetta, impeccabile, allegra, gran tripudio di gente giovani accorrenti da ogni parte della regione, stupendo mi ripetevo, meraviglioso, suor Teresa riuscì a polarizzare tutti. Alla fine della manifestazione Ella doveva percorrere con la jeep l'anello dello stadio per salutare il pubblico intervenuto, io ero sul prato perché riuscii ad avere un pass, desideravo vederla da vicino e fui accontentato, ero insieme con altri amici, ma fui coinvolto mio malgrado nel servizio d'ordine.

In quel mentre la jeep con Madre Teresa a bordo mi passò davanti fui fatto salire, ma come proprio io? Si proprio io, ebbi l'alto onore di accompagnare sulla jeep Madre Teresa di Calcutta.

Ragazzi, in quel preciso istante una scarica elettrica attraversò il mio corpo, divenni piccolissimo, sentii in quel momento di essere vicino a Dio, un calore mi pervase, non so se fosse la mia inconsapevole presunzione di essere accanto a Madre Teresa o la soddisfazione di questo fatto, vero è che volli immortalare con un Suo autografo  questo bellissimo momento. Non avevo neanche un pezzo di carta a portata di mano, allora dal mio portafogli strappai la copertina del mio libretto d'assegni e lì Madre Teresa appose il sigillo del nostro incontro "Mother Teresa"!

Io sono molto distratto dopo vent'anni ho smarrito quel foglietto ma il ricordo di quella sera no...

Ricordo solo tre delle parole in inglese che disse: “ God you bless”. Non capii niente altro, perché ero estasiato al fianco di Madre Teresa.

Ho vissuto altre belle esperienze, sono sempre stato un credente... la fede ogni tanto vacilla, specialmente nei momenti di sconforto; vi dirò che ho imparato, dopo quell'esperienza, ad avere più fede proprio in quei momenti; Dio sa se dico il vero Egli mi è stato vicino più volte e proprio in quei momenti.

Oggi che quella Suora è stata proclamata Beata io mi sento un uomo fortunatissimo, è come se anch'io in un certo senso lo fossi.

Madre Teresa di Calcutta ha trasferito a me il senso del prossimo la carità Cristiana il rispetto del dettato di Gesù, dell'essere strumento di Dio in terra, se oggi "sono" e faccio quello che Voi sapete, lo faccio anche perché Ella questo mi ha insegnato: “ L'amore verso i più poveri”

Un abbraccio nel nome del Signore
"GOD YOUR BLESS"
vs. fratello in Cristo aurelio

  

30/03/08

 "Lo scopo di questo sito è quello di far conoscere i Cavalieri Templari per quello che sono stati per la Chiesa cattolica”.

Questa, quindi, la nobile finalità del sito: www.icavalieritemplari.it

Una idea che, nella sua brevità, racchiude il pensiero e l'idea del suo autore: Sua Altezza Aurelio Punzo Lopez che ha unito la sua passione per la tecnica con l'amore sconfinato per il cavalierato.

E proprio lui che, nella sua veste di Principe Gran Maestro del Sacro Sovrano Militare Ordine Dinastico Monastico Templare "Mater Nazarena" ha saputo creare questo valido strumento utile a far meglio comprendere chi erano e che cosa hanno rappresentato per la Chiesa, i Cavalieri Templari.

Lo spirito di questo sito è quello di far sentire, fornendo adeguata conoscenza, meno distante la gente che fino a ieri ha potuto conoscere solo racconti ammantati di tanta fantasia e che nulla hanno mai avuto a che fare con la realtà, quella che fu, che è e che sarà.

Ci sono edifici, in molte parti del mondo, che hanno la singolare particolarità: dall'esterno, basta osservare, mostrano, ancora oggi, incisi nella pietra con cui sono costruiti, le tracce ben chiare di molti segnali templari. Basta aprire la porta ed entrare che ci si ritrova di fronte a qualche cosa di eccezionale: il passaggio dei Templari non solo è sotto i nostri occhi ma addirittura lo si percepisce come se dovessero spuntare da un momento all'altro.

Ecco, è proprio questa la straordinaria sensazione che si prova a visitare il sito   "www.icavalieritemplari.it.

A prima vista, ad una osservazione, parrebbe un sito come molti altri, anche se accattivante e stuzzicante nella grafica. Ma, una volta entrati nel sito, con grande meraviglia, ci si ritrova a doversi confrontare con notizie vere che man mano che si procede nella lettura compiono il miracolo di correggere le notizie distorte e per nulla rispondenti alla realtà.

In questo ci sentiamo uniti all'amico fraterno Aurelio e alla sua voglia di portare l'obiettività. Leggende di varie origine avevano falsata la vera conoscenza sui Cavalieri Templari. Per farlo, il Nostro caro Aurelio ha necessariamente dovuto unire, in una perfetta crasi, l'amore per questi Cavalieri e uno studio approfondito su figure che solo erroneamente si ritengono scomparse.

Un sito importante, lo diciamo onestamente, quello costruito da Aurelio, il quale con grande laboriosità, giorno dopo giorno, ricerca dopo ricerca, ha preso dalla realtà obiettiva e l'ha fornita con una modesta semplicità a quanti desiderosi di verità si sono collegati al sito. Aurelio, nel suo porgerci le notizie, è riuscito a darci la possibilità di farci "vivere" attraverso immagini, ben scelte e ben collocate, un'approssimazione di quale doveva essere la realtà dei Cavalieri Templari.

La costanza e l'impegno di Don Aurelio troveranno facile ragione nelle visite che il sito riceverà, dove basta entrare e … parafrasando: il "e fu subito sera”  osiamo dire con cognizione di causa: "ed è subito respiro cavalleresco".

  

Ringraziamo il Cavaliere don Francesco Mavelli per le immeritate lusinghe.

 

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