Il Crocifisso della discordia

La sentenza del giudice amministrativo dell’Aquila in merito al
Crocifisso della discordia ha senz’altro suscitato sgomento nelle
coscienze di tutti gli italiani e non, cattolici ebrei e anche musulmani.
Staccare il Crocifisso dal muro delle aule come desiderato dal signore
Islamita presidente di una sedicente associazione musulmana, significa
offendere le coscienze di tutti, ci pensate voi se doveste far sparire
di colpo tutti i Budda che ci sono in Cina o quelli simpaticamente
stazionano sulle scrivanie di molti uffici?
Il signore ha forse dimenticato che lui in Italia è pur
sempre un ospite? E quindi dovrebbe perlomeno avere il buon gusto
di accettare le tradizioni del nostro glorioso Paese? Non di meno dev’ essere il rispetto
che noi abbiamo per le loro moschee in una Italia cattolicissima
e… per altro sede del Papa, capo della Cristianità tutta.
Togliendo il Crocifisso dai muri delle scuole è solo l’inizio
perché non passerà tempo che il signore citerà
lo Stato Italiano per proibire le processioni, tanto care ai nostri
fedeli; poi toglieremo i Santi e i Crocifissi dalle Chiese poi sarà
la volta del Papa costretto a sloggiare perché offende il
culto di quel signore.
Ma siamo impazziti, il giudice che sicuramente ha applicato la
legge non ha applicato il rispetto per le consuetudini che pur legge
di fatto sono. Le nostre consuetudini hanno seimila anni di cui duemila
di Cristianità, noi ci riteniamo offesi da questo comportamento
ma in un discorso di dialogo fra Religioni questo provvedimento arresta
o rallenta moltissimo lo scambio di culture e di avvicinamento interconfessionale.
Nella nostra Italia da sempre ci sono gli Ebrei ai quali siamo
uniti da un affetto fraterno, tanto da considerarli fratelli maggiori,come
diceva S.S. Giovanni Paolo ll° dovrebbero dire anch’essi quello
che questo signore pretende, ne avrebbero più diritto, perché
sono italiani quindi cittadini dello stesso paese invece conviviamo
benissimo noi con loro e loro con noi. Quando questi clandestini
sono approdati in Italia hanno avuto ospitalità in centri
di accoglienza disposti dalle Chiese Cristiane dove era sicuramente
appeso un Cristo, allora che dovevano avere pane e acqua al signore
in questione non dava fastidio?
Questa è L’Italia laica, ma cattolicissima con i suoi Cristiani
e i suoi ebrei e… i suoi musulmani, rispettiamo tutti, ma esigiamo
che tutti ci rispettino con le nostre tradizioni senza che altri
possano vietarci di avere al muro il nostro credo essi se vogliono
appendessero un simbolo della loro religione così anche le
altre confessioni il loro così avremo raggiunto forse il vero
dialogo fra le religioni senza alcuna differenza, anzi i nostri bambini
sapranno che anche gli altri credono in un Dio che guarda caso, poi
è lo stesso.
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