SATOR
è l’ incisione trovata su un’antica mattonella di terracotta.
In quest’enigma è praticamente spiegata la fede in Dio
I CAVALIERI DI SAN BERNARDO: LA NOSTRA STORIA
IL SEGNO BIANCO DEI TEMPLARI SOTTO LA PIETA’ DEL PELLICANO
L’antico Ordine della Pietà del Pellicano, nato come esclusivo Ordine Monastico Cavalleresco, è oggi formato da Cavalieri sia laici che ecclesiastici. E’ articolato su novantanove Ordini, operanti nel mondo, con rispettivi Magisteri tutti guidati da Governatori e Dux Regis Cristiani che seguono i dettami e la regola spirituale di Sant’Antonio Abate ma facenti capo ad un unico Monarca dell’Ordine. Della nascita di quest’Ordine, di nobile tradizione Cavalleresca, esistono pochissimi reperti in quanto volutamente non realizzati per motivi di umiltà; infatti ha da sempre fatto proprio il motto “Essere e non Apparire”.
Con certezza si può asserire che gli appartenenti all’Ordine ebbero, in ogni tempo, contatti e rapporti con vari movimenti illuminati; il più pregnante dei quali, forse, fu quello con i Rosa Croce con i quali ne condivisero il pensiero illuminante nella propria universale visione della cristologia ed ebbero scambi culturali sia con vari popoli che con diverse confessioni religiose.
Tutti questi scambi, mantenuti sempre nel pieno rispetto delle singole libertà, sono serviti all’Ordine per ampliare, divulgare e rafforzare la propria granitica fede nella Cristianità Universale.
L’Ordine ritiene, e non a torto, di essere l’erede sia della vera spiritualità che delle nobili tradizioni cavalleresche dei Monaci Cavalieri de Tempio o poveri Cavalieri di Cristo infatti: il Principe-Monaco Edouard, nato vicino a Tolone, uomo alto di statura e di buon cuore, consacra i primi nove Cavalieri Templari nel settembre 1118 che formarono il famoso “Povero Esercito di Cristo”.
Facevano parte i Monaci: Gondemar e Rossal, André de Montbar, il Conte Hugues I° di Champagne, Hugues de Payens, Payen de MontDidier, Geoffroy de Saint Omer, Archambaud de Saint Amand e Geoffroy Bisol.
Nel novembre 1118 otto di loro partono alla volta di Gerusalemme dove arrivano la mattina del 14 maggio 1119, e sono raggiunti sei anni dopo da Hugues di Champagne lo stesso giorno alla stessa ora.
San Bernardo di Chiaravalle invece, basso di statura, capelli rossi e ricci, esile e pallido ma con un carattere ostinato, raggiunge i suoi confratelli Gondemar e Rossal a Seborga nel febbraio 1117 dove erano stati inviati nel 1113 con il compito di salvaguardare “il Grande Segreto”.
I nove tornarono la prima domenica d’Avvento del 1127, in occasione del Concilio di Troyes. San Bernardo li aspettava per poi andare insieme incontro a Padre Gérard de Martigues, che nel 1112 aveva fondato l’Ordine Ospedaliero dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme oggi Ordine di Malta.
Quel giorno, San Bernardo in presenza di tutti gli abitanti, di 23 Cavalieri e di più di 100 milizie, nomina Hugues de Paynes primo Grande Capo dei Cavalieri di San Bernardo che fu consacrato dalla spada del Principe-Monaco Edouard.
Lo stesso giorno, fu pronunciato vicino ad un ulivo un giuramento di silenzio tra i Cavalieri di San Bernardo ed il Grande Sacerdote dei Càtari per mantenere e difendere il “Grande Segreto”.
Quindici dei Cavalieri Templari furono anche Principi pro tempore del Principato cistercense di Seborga, tra cui Guillaume da Chartres che morì a Seborga nel 1219 in seguito a ferite riportate in Terra Santa.
L’Ordine dei Cavalieri del Tempio nacque certamente non solo per difesa del Tempio, ma soprattutto per la ricerca della universale Verità Cristiana, per lo scambio culturale e per l’applicazione della vera carità; ad esempio il ricevere ed assistere i pellegrini in viaggio di penitenza ne era solo un aspetto.
L’Ordine del Tempio fu successivamente sospeso, come tutti sanno, nel 1312 con le Bolle Pontificie di Papa Clemente V (la Pontificia Bolla Vox In Excelso del 22 marzo, la Pontificia Bolla ad Providam del 2 maggio e la conclusiva Pontificia Bolla Considerantes Dudum del 6 maggio stesso anno). (altro…)