"MATER NAZARENA" S.S.M.O.M.D.T. 


 

 

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AVVISI,  COMUNICAZIONI E SCAMBI
PER I NOSTRI CONFRATELLI

INOLTRE GLI STESSI POSSONO AFFIGGERE
LE PROPRIE DIRETTE AD ALTRI FRATELLI

Chi volesse comunicare attraverso la bacheca
può inviare i messaggi da affiggere a:

 

AVVISO IMPORTANTE
a tutti i cavalieri

Vogliate produrre e inviare a questo magistero i certificati penale e carichi pendenti entro il 15 gennaio 2009. Chi non lo farà sarà espulso d'uffico.

il gran giurì

 

Il Gran Giurì dell'Ordine ha emesso una sentenza di provvedimento disciplinare nei confronti di alcuni confratelli, su segnalazione delle sentinelle, per motivi di privacy non facciamo menzione.

Il motivo del provvedimento: costoro sono accusati  del peccato di   "vanagloria" ovvero vanità. Questo per un cavaliere templare è grave, non può e non deve farlo: "L'umiltà deve essere il nostro motivo di vita" non siamo cavalieri solo per una spilletta siamo cavalieri dentro nello spirito e nell'anima.

Ricordiamo il motto dell' ORDO SANCTA FIDES : "essere e non apparire": Chi vuol apparire può sfilare nei defilet di moda.

Una storiellina inviata dal fratello
S.E. Barone Pasqualoni d'Affi cav Andrea

Camillot Ammazzadraghi era un cavaliere di Re Artù e aveva una particolare ossessione per le bellissime tette di Ginevra, ben sapendo che se le avesse toccate sarebbe stato messo a morte.

Un giorno Camillot rivelò il suo desiderio segreto a Mago Merlino che ebbe una soluzione per soddisfare il suo lussurioso desiderio, ma gli disse che gli sarebbe costato 1000 monete d'oro.

Cammillot accettò senza esitazione! Il giorno dopo, mago Merlino preparò un sacchetto di polvere urticante e ne mise un po' nel reggiseno della regina Ginevra mentre lei stava facendo il bagno.

Non appena la regina si rivestì iniziò a sentir prudere sempre di più! Re Artù allora convocò il Mago Merlino per chiedergli un rimedio e questi rispose che solo una speciale saliva applicata per 4 ore poteva curare questo terribile prurito e i test svolti dal Mago rivelavano che solo la saliva di Camillot Ammazzadraghi avrebbe funzionato.

Il Re chiamò subito Camillot, che si era appena messo in bocca l'antidoto alla polvere urticante... E così Camillot Ammazzadraghi leccò per ore le tette che aveva sempre sognato e venne pure festeggiato dalla corte come un eroe!

Prima di tornare alle proprie stanze Camillot venne fermato da Merlino che gli ricordò il debito di 1000 monete d'oro. Camillot, ormai soddisfatto, si rifiutò di pagare, perché tanto il Mago non avrebbe potuto confessare in quanto complice del suo inganno.

Il giorno dopo il mago Merlino mise un bel po' di polvere urticante nelle mutandine del Re...

 

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